“Conoscevo Alfredo, le nostre mamme andavano a scuola insieme, ed io ho giocato nel suo prato, a casa sua, in quel bel giardino dove pochi mesi fa lo abbiano salutato per sempre. Ho visto la mamma piangere per lui e per i suoi genitori ed ho pianto anch’io. Lui é volato in cielo, io lo faccio quando canto, perché la musica é un altro modo di volare. Ieri sono venuta a Firenze, al Meyer, per portare una cosa mia, e di Alfredo. L’ho voluta per lui. Due giorni dopo il suo addio mi era stato proposto un’inedito, ne avevo ascoltato la dolce melodia, le parole… e nel cuore avevo sentito Alfredo. Ho inciso quel brano, con l’aiuto dei miei genitori e dell’autore, Roberto, che ci ha donato anche la versione sinfonica, e con Alfredo nel cuore sono venuta al Meyer. Ho visto sofferenza ma anche gioia e tanta forza, ho visto tanti bimbi, ho incontrato Federico, i dottori, ho giocato con Giovanni ed ho riso con lui! Ora so ancora di più che la ricerca nasce dal cuore.
Il brano si intitola “Dal cuore all’immensità” ed é per tutti quei bimbi e per i dottori che li aiutano, spero che vi piaccia, ma ancora di più che possa arrivare al cuore della gente, per provare insieme anche così a sostenere la ricerca, i dottori che ne fanno una missione e soprattutto il sorriso sul viso di tutti quei bimbi… e il sorriso di Alfredo che non dimenticheremo mai.”